top of page
news_edited_edited.jpg

Antiriciclaggio, approvato dal Parlamento europeo un nuovo pacchetto di norme

Immagine del redattore: Alessandro FacchiniAlessandro Facchini

Il Parlamento europeo ha recentemente adottato posizioni più severe in materia di Antiriciclaggio, al fine di prevenire condotte illecite nel trasferimento di denaro tra i paesi dell’Unione Europea nonché per prevenire il finanziamento di attività terroristiche, con lo scopo di armonizzare le normative dei singoli stati membri dell’Unione Europea.


Ciò si è reso necessario, atteso che dall’esame dell’efficacia e dell’efficienza delle normative attualmente in vigore in materia di lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo, è emersa la necessità – per garantire protezione ai cittadini europei dal terrorismo e dalla criminalità organizzata – di riformare il settore della supervisione e della cooperazione tra i vari Stati che compongono l’Unione Europea.


La supervisione in materia di antiriciclaggio è oggi affidata ai singoli Stati membri attraverso le Unità di Informazione Finanziaria (c.d. FIU) ma, come è facilmente intuibile, la qualità ed efficacia non sono uniformi e l’approccio a situazioni transfrontaliere non è del tutto coerente. Per garantire uniformità di approccio è stata proposta, ed il Parlamento Europeo l’ha ora approvata, l’istituzione dell’Autorità antiriciclaggio europea (AMLA), ovvero un organismo europeo che garantirebbe un livello uniforme di supervisione in materia di antiriciclaggio in tutta l’Unione Europea.


L’Autorità di antiriciclaggio Europea avrà lo scopo di migliorare lo scambio di informazioni tra le Unità di informazione Finanziaria dei singoli stati membri, fornendo un centro di coordinamento per l’analisi congiunta di segnalazioni di attività sospette transfrontaliere. Essa dovrà altresì occuparsi di sviluppare norme e procedure di segnalazione comuni che dovranno essere utilizzati dalle FIU di ciascun stato membro, migliorando così la coerenza e l’efficacia delle azioni di prevenzione e contrasto al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo.


Il secondo step approvato dal Parlamento Europeo riguarda il regolamento UE denominato “Codice Unico Europeo” contenente disposizioni sulla conduzione della verifica sui clienti, sulla trasparenza dei titolari effettivi e sull’uso di strumenti anonimi, come i crypto-asset e di nuove entità, come le piattaforme di crowdfunding, le piattaforme NFT (non-fungible token o gettone non riproducibile) o i soggetti operanti nel c.d. Metaverso che, dunque, saranno sottoposti a un controllo più rigoroso da parte della futura Autorità di antiriciclaggio europea.


Con l’adozione di tale regolamento gli Istituti di credito, i gestori di patrimoni e crypto-asset, agenti immobiliari e club calcistici professionistici di alto livello saranno tenuti a verificare l’identità dei loro clienti, il loro patrimonio e chi controlla la società. Dovranno inoltre stabilire in dettaglio i tipi di rischio di riciclaggio di denaro e di finanziamento del terrorismo nel loro settore di attività e trasmettere le relative informazioni a un registro centrale.



Il regolamento fisserà limiti fino a 7.000 euro per i pagamenti in contanti e a 1.000 euro per i trasferimenti di cripto-valute, quando il cliente non possa essere identificato. Inoltre, a causa dell’evidente rischio di abuso da parte dei criminali di tali nuovi strumenti, il Parlamento Europeo ha inteso vietare qualsiasi sistema di cittadinanza per investimenti (“passaporti d’oro”) e imporre forti controlli antiriciclaggio sulla residenza per sistemi di investimento (“visti d’oro”).

Il terzo ed ultimo intervento riguarda l’aggiornamento della 6° Direttiva Antiriciclaggio, emanata per la prima volta nel 2021 e di cui abbiamo già parlato in un precedente scritto esaminando, in quella sede, le novità apportate al nostro codice penale: il nuovo e più completo testo contiene disposizioni che armonizzeranno la vigilanza e il funzionamento delle unità di intelligence finanziaria (UIF) che, al fine di individuare tempestivamente i sistemi di riciclaggio di denaro e congelare i beni, dovranno avere completo accesso alle informazioni sulla titolarità effettiva, sui conti bancari e sui registri immobiliari.

Quanto riferito, senza presunzione di esaustività, è un brevissimo resoconto sui passi in avanti che l’Unione Europea sta muovendo in materia di lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo internazionale e sulla rilevanza che essa attribuisce alla cooperazione tra i vari Stati membri, quale arma per contrastare le nuove forme di criminalità e di possibile circolazione di proventi di attività illecite causate dalle innovazioni tecnologiche.

Comments


US Legal Network | Via Senato,12 - 20121 Milano

logo US LEGAL NETWORK piè pagina.001.jpeg
bottom of page